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Serva di Dio Maria Concetta Pantusa

Laica e mistica

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Concetta Pantusa nasce a Celico (CS) presso la frazione Manneto il 4 febbraio 1894. Il padre rude e difficile nel carattere la fece molto soffrire, costringendola a seguirlo in Brasile da emigrante in cerca di lavoro. Concetta qui sposò Vito De Marco un giovane ferroviere, che morì nella prima guerra mondiale. Ritornata in Calabria con la figlioletta ebbe modo di conoscere Suor Speranza (Elena Pettinato), delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori nel Convento di Redipiano, frazione di San Pietro in Guarano (CS). Concetta desiderava consacrarsi a Dio, ma essendo vedova e mamma venne orientata ad altro istituto. L’8 maggio 1930 con la figlia Maria Carmela e suor Speranza decisero di andare ad Aiola (Benevento) per essere accolte come claustrali nelle Clarisse. La delusione fu grande, quando la madre Badessa accolse solo la figlia e Concetta e Speranza vennero rifiutate. Fece esperienza che nulla è saldo in noi, e tutto quello che è saldo in noi, lo è perché Dio ci tiene stretti con la sua mano, momento per momento. Vestì un abito monacale alla maniera Passionista facendo monito delle parole di San Paolo della Croce: “Fate che non solo all'interno, ma anche all'esterno si veda che portate l'immagine di Gesù Cristo”. In casa con suor Speranza vivevano dedicandosi ad accogliere i piccoli per dare educazione. Non fu mai religiosa ma visse alla maniera delle religiose. Suor Maria Concetta ebbe delle esperienze mistiche contemplando il volto appassionato del Signore, accompagnate da molti eventi miracolosi, ma il suo grande miracolo è la carità. Il 27 marzo 1953, venerdì della Passione ore 15,00, all’età di 59 anni si è addormentata nel Signore in fama di santità.

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