top of page

Cenni sulla nostra patria de' Luzzi / Giuseppe Pepe ; a cura di Biagio Durante
(Copia anastatica di un manoscritto inedito del 1858)
Luzzi : Cassa rurale ed artigiana, pres. 1994
 
 
 
La Madonna della Cava così chiamata perchè situata in luogo circondato da vicinissime colline a piedi delle quali vi è una ben larga pianura, per la quale si entra per una stretta via che separa due catene di colline in poca distanza dal paese. Si sa per tradizione sicura che ivi verso la fine del secolo sesto, la Vergine SS., operava il miracolo in persona di Lucrezia Scalzo, donzella di bassa condizione, ed attratta per nascita; ma prima di far ciò la gran madre dei potenti si manifestava in questo luogo a guisa di un'aurora boreale per lo spazio di sei mesi in tempo di notte. Ma ecco in breve qual che si ha di sicuro sul proposito. La madre di questa fanciulla aveva un poderetto in quei dintorni e soleva in esso recarla e le affidava la cura di alquante pecorelle. Un giorno lasciatola sola per provvedersi di acqua in una vicina sorgente, una pecora impertinente e sorda alla solita voce della contadinella la indusse a tenerla dietro per non disperderla. Ella non poteva far ciò se non camminava carponi. Il sito scabroso e dirupato qual era indusse questa misera attratta a farla cadere giù tomboloni in un sottoposto precipizio da cui stante i gran roveti e l'altura delle dirupi doveva rimaner estinta della caduta. Ma non così, era ella viva; la madre assente e niuno per darle sollievo. Incominciò ad implorare l'aiuto della Vergine SS., con le più calde preghiere le apparve un sollievo sotto l'aspetto di una vaga signora. L'afferra per un ciuffo di capelli, e la fa alzare sana e salva interamente. Di poi la conduce pochi passi più in là, e le fa promettere verginità, come cosa la più rara e la volle pregiare il collo in contrassegno di tale accettazione, con un lungo filo di erba, che si conservò lungamente con tutta religiosità, fino ad un secolo e più addietro. Ella dopo essere manifestata disparve. Nel luogo ove fu miracolosa alzata, vi fu eretta una grande nicchia col miracolo che lo indica, e vi è tuttavia, rinnovato sempre identicamente al fatto. Nel luogo poi ove risanata ebbe pregiato il collo vi è eretta una piccola chiesa, che con somma religione si venera la sua immagine in quadro rappresentato quest'atto accaduto. Si vuole anche questo di vantaggio: cioé che la fondazione della chiesa era stata piantata alquanto grandiosa. ma più volte si ritrovano le mura in più ristretto perimetro e che non potevansi recare oltre, se pria non si eresse la nicchia di sopra. E' stata restaurata circa un secolo e mezzo dietro da un cappellano chiamato D. Gennaro Amoroso alias Catascio, come costa da un antico marmo esistente in detta cappella. La festività corre nella domenica di settembre alla quale precede la novena, ed in quel giorno in detto luogo per tal memoria di un singolare portento si celebra una fierucola in dove vi concorrono Acritani e Longobucchesi. Questa piccola fiera fa moltisimo smercio di grossa cretaglia, di vasi Bisignanesi. Detta chiesa è sotto il titolo della Madonna della Sanità. E' essa retta da un cappellano e da un eremita. Vive di oblazioni, la chiesa di cui il maneggio e dal Vescovo affidato ad un procuratore. Non molto tempo addietro aveva di sua pertinenza questa cappella tutta l'intera vallata circostante e le falde delle colline d'intorno in parte alberata di quercie ed una parte da servire per terreno seminatorio, in tutto tre tomolate circa. Attualmente sono caduta alla Beneficenza, la quale contribuisce annualmente ducati quattro, per il mantenimento del religioso culto. Il quadro della Vergine SS. è di un bellissimo dipinto ad olio. Ai nostri tempi ottimi Procuratori tra gli altri si distinsero Giuseppe Pugliesi, m.ro Angelo Gallo ed Emiddio d'Andrea, alias Fingi, l'organetto ed altri utensili si devono alla cura di quest'ultimo. A devozione di Battista Santagata la cappella fu tutta abbellita di affreschi nell'anno 1840.
 
 

Madonna della Sanità - Luzzi
 

bottom of page