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Giuseppe Serra - Altre Opere

Luzzi (CS) 26 Dic 1939 + Zagarolo (RM) 22 Ago 2021.

Ha conseguito la Maturità Artistica presso il Liceo di Via di Ripetta a Roma sotto la guida di G.Turcato, S. Mirabella e G. Capogrossi. Abilitato all'insegnamento delle discipline pittoriche per Licei e Accademie di Belle Arti, Disegno e Storia dell' Arte per le scuole medie superiori e inferiori. Ha insegnato nelle scuole medie e istituti superiori; ha fondato e diretto l'Istituto d' Arte di Luzzi (CS). Ha inventato la formicografia policroma. Ha progettato la pavimentazione del presbiterio della Chiesa di San Francesco di Paola a Cosenza realizzata in mosaico fiorentino. Nel '69 ha vinto il concorso per le opere di abbellimento del centro ANFFAS di Castiglione Cosentino. Ha tenuto numerose mostre personali. Ha allestito la trentunesima mostra personale nel Complesso monumentale dei Dioscuri al Quirinale nel Maggio del 2015. Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti tra cui: Medaglia d'Oro all'Esagono di Bologna ('70); Medaglia d'Argento alla Mostra del Cinquantenario (Trieste '68); Leone di Bronzo (Venezia '92) Artisti selezionati dal Quadrato per la Biennale di Venezia; Premio L. da Vinci ('78). Segnalato più volte dalla critica, le sue opere figurano in diverse collezioni italiane ed estere. Ha realizzato opere religiose per le chiese di San Francesco a Castrovillari (CS), di San Carlo a Cave (RM), Sant' Andrea a Gallicano nel Lazio (RM) e S. Maria delle Grazie a Zagarolo. Ha illustrato numerosi libri e riviste letterarie. Il suo progetto artistico risente di quella particolare corrente pittorica emersa intorno agli anni '80 e definita con l'appellativo di "Anacronismo". Le sue composizioni da una parte hanno come filo conduttore il tema della mitologia, dall' altra una serie di immagini che oscillano fra memoria classica e invenzione. Al di là di ogni citazione iconografica e stilistica, il tutto sotto il segno di una tonalità prettamente evocativa e narrativa.

Hanno scritto di lui: P. Broussard - A. Mirarchi - N. Viola - E. Parise - C. Martirano - L. Rossi - G. Leonetti Micera - G. Gallo - C. Carbone - A.F. Scalercio - G. M. Militerni - F. De Bonis - L. Pellegrini - M. Borretti - M. Gioia - V. De Marco - G. Iusi - E. Arcuri - C. Bruni - A. Infanti - C. Marcantonio - S. Bellia - M. Lacetera - P. Pompilio - S. Chiolo - G. Massimini - A. Sessa - L. Troccoli - A. Nicoletti - A.M. Ancona.

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Acquario 1

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Acquario 2

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Sonia a Confronto

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Sonia nello Studio

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Primavera

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"Rosa con bassorilievo"

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Nudo al Sole

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Bagnante

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Fruttivendola

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Mercato Rionale

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Bosco dell'Appennino Calabrese

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Paesaggio Calabro

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Chioccia

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Pulcini

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Frutta e Mare

Madonna della Sanità o della Cava di Luzzi

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Bozzetto Acrilico 2007

Per il soffitto della chiesa della Madonna della Sanità o della Cava di Luzzi

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Sant'Antonio di Padova

SERRA S. ANTONIO

(M.G.) Il noto pittore prof. Giuseppe Serra, continua ad onorare la nostra Luzzi e la Calabria intera. Un’altra delle sue opere di soggetto sacro, ha ottenuto il giusto riconoscimento a Zagarolo, comune laziale a pochi chilometri da Roma, che il nostro ha scelto come seconda patria.

Una delle sue ultime produzioni di arte sacra è il quadro che raffigura la gloria di S. Antonio da Padova.

Nella tipica icona con il giglio in una mano, mentre con l’altra sorregge il Bambinello Gesù, il Taumaturgo è stato collocato dal nostro grande artista in un paesaggio di solare e mediterranea luminosità. Uno squarcio di terra e cielo, che molto si addice ad un angolo di Paradiso.

Non potevano certo mancare gli angioletti che celebrano la santità di Antonio tenendogli sul capo la corona della Gloria.

Ma, volendo sottolineare il grande amore per l’uomo e le sue sofferenze, alleviate, in qualche modo, con la grande generosità, manifestata, quando era ancora in vita, con i miracoli, dal Santo di Padova, Giuseppe Serra colloca la sua figura con i…piedi per terra.

Altri angioletti, intenti a trastullarsi nei tipici e innocenti giochi infantili, però, sottolineano che se è vera - ed è vera - la presenza, ancora oggi,

del Santo in mezzo agli uomini, è altrettanto vero che la sua forza S. Antonio da Padova la prende, ovviamente, dal Cielo.

L’opera, di grandi dimensioni, è stata realizzata dal pittore con materiali assai resistenti alle intemperie ed è in dotazione alla Chiesa di Santa Maria.

Presente P. Arcangelo Morocco, Padre Guardiano del convento di S. Maria delle Grazie di Zagarolo, il quadro è stato inaugurato da Mons. Giovanni Verginelli (Giudice della Sacra Rota in Vaticano), alla presenza di numerose confraternite provenienti da diverse regioni d’Italia.

Lo splendido dipinto viene esposto ogni mese di giugno nella Piazza S. Maria di Zagarolo.

Estasiati di fronte a tanta luminosità (che la foto in bianco e nero, per ovvie ragioni, non può rendere), non ci rimane che plaudire alla nuova e meritata affermazione del nostro artista, al quale auguriamo sempre nuove e più grandi soddisfazioni.

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La Resurrezione di Cristo

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