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Lino D'Acri Artista

Lino D’ACRI

di  Salvatore CORCHIOLA

 

     Lino D’Acri un artista geniale! Nato a Luzzi, dove vive e risiede tutt'ora, nel 1971.

     Diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Luzzi, nella sezione di ceramica.

     Specializzato presso la “Scuola del legno” di Viterbo, dove ha acquistato conoscenze e tecniche nuove grazie alle quali ha sperimentato la realizzazione delle penne e delle pipe fatte a mano. E continua a coltivare questa passione.

     Ciò che colpisce di lui è quella capacità di saper trasformare un pezzo di legno in qualunque oggetto. Con la sua manualità e la sua genialità il legno prende forma e diventa scultura: oggetti artistici pensati dalla mente che lo rendono parte di un Unicum di un percorso molto variegato e che rispecchia il suo animo interiore.

     Le sue opere, bassorilievi e piccole sculture, presentano una varietà di soggetti, unici e irripetibili: penne, sculture, bassi rilievi lignei, incisioni.

     Il suo piccolo laboratorio, il luogo in cui si propone di fare arte della tecnica e dei materiali finalizzati all'analisi della figura e della sua struttura, sia in bassi rilievi che in tutto tondo con la tecnica più rispondente alla propria sensibilità,  che rendono il fruitore partecipe il suo scolpire, ma anche e soprattutto come mezzo e metodo nella creazione di un’opera.

     La filosofia che emerge dalle sue opere è quella d’un giovane scultore tra l’antico e il nuovo, il sacro e il profano; opere che prendono un po' della sua personalità, del suo carattere aperto e fermo, con l’idea della scultura come oggetto d’arte singolo, unitario, omogeneo, facendosi leggere e guardare da tutte le parti.

     Ed è forse proprio questo suo essere semplice, unitamente alla straordinaria manualità e una profonda conoscenza del legno, il metro di interpretare la fibra latente dell’artista al servizio della sua arte.

     Le sue figure, i suoi personaggi, liberati dal pezzo di legno grezzo che l’imprigionavano, comunicano un’ampia varietà di stati d’animo, grazie ai quali i volti scolpiti acquistano vitalità interiore e rivelano anche un’arte poetica sorprendente unitamente alla calma interiore che affascina e coinvolge emotivamente l’osservatore.

     Le superfici presentano ondulazioni, rientranze, sporgenze, che creano buoni effetti di chiaro scuro e interrompono la continuità delle linee.

     E va detto che nonostante il legno sia un materiale non facile da usare, tutto concorre a creare unità di stile, di forma, di espressione, quasi si volesse estrarre dall'interno del legno tutta la linfa che è fonte di energie e idee, oltre che di immagini figure pensate che denotano partecipazione e un forte senso di relazione. 

 

Maggio 2018                                                                                                               

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