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Aldo COPPA

 

Letterato

Ordinario di Lettere Italiane e Latine

Preside negli Istituti di Scuola Media Superiore

Ispettore Ministeriale Interregionale P.I.

 

                    Non è facile alzarsi in volo,

                                 senza avere le ali

                                           (PLAUTO)

di Salvatore CORCHIOLA

Nato a Luzzi (Cosenza) il 10 giugno 1928, da Beniamino e Amalia Mauro. Il primo di cinque figli, tutti maschi (Aldo, Emanuele, Pietro, Romano e Antonio).

Appena dopo la nascita di Aldo i genitori si trasferiscono a Cosenza dove il padre, Beniamino, aveva avuto la cattedra (Italiano e Latino) nello storico Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza.

Frequenta i primi anni della scuola elementare a Luzzi, e dalla IV elementare alla Maturità Classica a Vibo Valentia – dove aveva ottenuto un posto al Convitto Nazionale “Filangieri”, in qualità di orfano di caduto in servizio alle dipendenze dello Stato.

Conseguita la Maturità Classica, Aldo torna a Luzzi e si scrive alla Facoltà Lettere dell’Università di Napoli, ma senza frequentarla. A Napoli va solo per gli esami.

 

Nel corso degli studi universitari consegue il diploma Magistrale. Supera il concorso a Brescia e insegna per i primi due anni a Borgosatollo, piccolo comune della provincia di Brescia.

Nel giugno del 1952 si laurea in Lettere. Continua a insegnare nella Scuola elementare a Luzzi.

Il giovane laureato affronta, mano mano che si bandiscono, tutti i concorsi e si abilita. Successivamente affronta il concorso per l’insegnamento di Italiano e Latino nei licei e negli Istituti Magistrali. Lo supera brillantemente svolgendo il tema in lingua Latina.

Nell’anno scolastico 1960/61 copre la cattedra di Italiano e Latino nel Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza.

Supera il concorso a Preside. Amantea prima sede, e anche come preside si fa apprezzare e amare.

Nel 1980 supera il concorso di Ispettore Scolastico. Dal 1° ottobre 1982 viene nominato Ispettore Ministeriale Interregionale, con sede a Bari. Ruolo che coprirà fino al ritiro della attività per quiescenza.

Quella per Dante, che coltiva sin dal Ginnasio, è una passione grande che gli viene trasmessa nell’ambito familiare.

         Nel 2012 esce: “L’Eden di Dante”, uno studio risalente ai primi anni ottanta del Novecento, che raccoglie il frutto delle riflessioni e delle meditazioni dell’autore su gli ultimi canti del Purgatorio in cui si rappresenta e si esprime l’Eden quale Dante lo immagina. L’opera, pubblicata postuma dalla moglie Maria, è uno studio eminentemente didattico.

   Il prof. Aldo Coppa (il terzo dal lato destro), durante il suo intervento

al Premio Nazionale di Poesia “Sambucina”- 1994.

In un giorno di giugno 1988 quando intervenendo alla cerimonia di Premiazione -Auditorium Scuola Media Statale di Luzzi “ G. Coppa”- del 2° Concorso per la Conoscenza, il recupero e lo sviluppo degli aspetti della vita e del territorio di Luzzi (ideatore e promotore del Premio l’allora assessore alla pubblica istruzione prof. Umile Montalto), così testualmente si esprime: << Nei ritorni che noi facciamo spesso a questo luogo natio (la nobile Città di Luzzi ) il nostro animo – sempre pieno di affetto – ritorna indietro negli anni quando ancora studenti, venivamo educati ai principi e agli ideali eterni  dell’arte, del pensiero, della socializzazione, della cultura, della moralità […]. E l’animo nostro sempre si formava, mentre respiravamo le vitali aure del nostro paesello natio, “appollaiato” - come diceva Luigi Genesio Coppa:

<<fra pini e ulivi bianco come fata/dalla Civita fosca al Sant'Elia>>.                           Il suo forte sostegno, il pio e immutabile affetto di sua moglie Maria, “Lellè” come lui la chiamava con tono affettivo.

La convinzione che l’insegnamento doveva essere una “missione”, capace di coinvolgere i giovani viene ribadita quando, chiudendo un suo intervento a Luzzi, così si esprime: << l’insegnamento può e deve elevare l’animo degli alunni>>, dimostrando quanto fosse persuasiva la sua spiritualità di cultura.

La poesia, una sua grande passione! 

È stato lui ad aprirmi a Ungaretti, quando nel lontano 1988 - insieme nella Commissione del Premio Nazionale di Poesia Sambucina - mi disse: “Rileggilo, c’è qualcosa di profondo che tu non cogli”.

Aldo, padrone della parola, era dotato di un talento naturale, che gli permetteva di intuire le situazioni e il momento; era capace di formulare le frasi con arguzia, finezza ed anche ironia.

Mi ritengo fortunato di aver goduto della sua amicizia e della sua stima.

Muore il 9 aprile 2009 a Roges di Rende (Cosenza).

Sarà ricordato come uomo acuto e intelligente, uomo di alta cultura e di grande umanità.

 


Dicembre 2015                                                                                                                         

In questo saggio, che è stato redatto con competenza filologica e sensibilità propria di un dantista appassionato, il lettore viene introdotto, ben guidato dalle riflessioni e dalle meditazioni dell'autore, su alcuni aspetti e figure degli ultimi canti del Purgatorio, quei canti nei quali si rappresenta e si esprime l'Eden di Dante, cioè il Paradiso terrestre quale Dante lo immagina. Una lettura che, pur se non particolarmente nuova nei contenuti, è assolutamente ricca di curiosità letterarie e intellettuali che finiscono col rendere il saggio assolutamente utile ai cultori dell'Opera del nostro Sommo Poeta. L'opera è stata realizzata sotto il patrocinio della Società Dante Alighieri.

 Negli ultimi anni la Società Dante Alighieri Comitato di Cosenza ha pubblicato un libro su Dante, L’Eden di Dante, del prof. Aldo Coppa per la casa editrice Lionello Giordano di Cosenza, e ha collaborato al progetto “In viaggio con Dante” del regista Lamberto Lambertini, offrendo la possibilità di riprendere alcune immagini di Cosenza da inserire nell’importante video “Maratona infernale e Purgatorio” (è in lavorazione “Il Paradiso”) che fanno il giro di tutto il mondo.

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