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Nato a Luzzi, Mario MONTALTO vive ed opera a Castrolibero (Cs); è stato titolare della cattedra di Scultura presso il Liceo Artistico Statale di Cosenza dal 1972 al 1997.

E' socio ordinario dell'Accademia Cosentina.

Ha partecipato all'Itinerario d'Arte Contemporanea con Guttuso, Fantuzzi, Bai, Bardi, Enotrio.

Ha rappresentato la Calabria con Turchiaro in "Percorsi creativi e nuovi orizzonti" organizzati da Comune di Bologna nel 1990. In Italia numerose sono le mostre di sculture e pitture che ha organizzato da Cosenza a Napoli, Roma, Firenza, Empoli, Venezia, Luzzi e Castrolibero.

In questa pagina sono presenti alcune opere del maestro Mario Montalto On-Line. Se siete interessati all'acquisto, inviate una E-Mail all'Indirizzo: info@mariomontalto.com.

Per visionare l'intera produzione della sue opere : http://www.mariomontalto.com/

Abitazione - Studio - Via Monte Cocuzzo, 1 - 87040 Castrolibero (Cs)

Tel. 0984 851868 -. Mobile 340 5310639

La Sambucina 
Acrilico a rilievo - 50x70
Il Parto
Acrilico su tela - 120x150
Umanità
 Acrilico su tela - 60x80
La Pamchina
Acrilico su tela - 120x150
Anelito di Libertà
Acrilico su tela - 60x80
La Ragione e il Sentimento
Acrilico su tela - 60x80
Maternità
Acrilico su Tavola - 100x80
Frammenti di Vita
Acrilico su tavola - 94x88
Il Paese della Memoria
Acrilico su tela
Il Gruppo
Acrilico su tela - 120x150
Serena Felicità nel Bosco
Acrilico su tela - 60x80
Gaia e Loro
Acrilico su tela - 80x60
Il Risveglio della Natura
Acrilico su Tavola - 100x80
Armonia Vitale
Acrilico su tela - 60x80

Sculture e pitture di Mario Montalto

mostra 1988.jpg

PRESENTAZIONE

Di Umile Francesco Peluso

 

     Non c'è un ritorno degli  DEI sulla terra; nonostante il fiorire di studi e amorose ricerche archeologiche siamo condannati a vivere senza più quella luce. Vive Apollo, ma per pochi, in circoli sempre più "misurati e casti"; e chi non ha dimenticato coltiva dentro un sogno / desiderio della Bellezza antica: che è poi il desiderio / sogno

dell'Arte.

     Oggi noi conviviamo con divinità-mostri, magari satolli di consumi, e Afrodite si è trasmutata nella Cianghella televisiva proposta come modello di donna "emancipata".

     Ma c’è nel carcere di questa società consumistica una realtà umana dolentissima, c'è la lacerazione continua di membra e  anime sacrificate alla Divinità Tecnologica, cieca e insaziata; e c'è chi, nella luce di Apollo, questa umanità dolorante intende  e ama facendosene cantore.

     Le nostre vere e sole divinità sono quelle Infere del Dolore  e della Morte, là dove Economia e Tecnologia hanno seminato e distrutto con veleni e uragani tossici;  ma più vivono,  queste Dee Pietose, in quella realtà umana consapevole che fatica e piange in silenzio: è il Ramingo per necessità dello Emigrante, è l'Emarginato  della

città-mostro, è il Giovane costretto alla dissipazione di sé e al suicidio, è il Fratello del terzo mondo offerto alla caccia del turista, è il Palestinese ucciso ogni giorno, è l'Operaio legato alla catena di montaggio, è la Madre in attesa del figlio che non tornerà (ieri l'urlo nero della madre  che andava incontro al figlio / crocifisso sul

palo del telegrafo).

     Di questa terra desolata ma viva, dove governa Pietà, solo gli artisti han saputo intendere e rappresentare il cuore profondo; e Mario Montalto, scultore dotato, nato e cresciuto nel caldo grembo di questa umanità, è tra costoro. Per il trepido amore col quale Egli vive il dramma della Madre che aspetta, della Madre che non sa ma

presagisce, e sta in attesa, sperando che il figlio le torni in seno: ma presagisce e ha già il pianto negli occhi. Immota, le grosse mani contadine sulle ginocchia, lo sguardo fisso da cieca, impietrita questa Mater Dolorosa aspetta, temendo più che sperando. E insieme non  aspetta più, e piange.

     Mario Montalto ha strappato e insieme ha dato questo dramma alla materia; "togliendo il soperchio" e spirandovi, dentro, quel soffio che fa viva la materia anche più vile.

     Ieri il dramma di Niobe  "tra sette e sette suoi figliuoli spenti; oggi la pena impietrita di una madre contadina trafitta con sette pugnali dal Mostro-Progresso.

     Mario Montalto ha capito e vissuto dentro di se questa amarissima realtà fin dall'infanzia nel suo paese; e oggi ce la traduce in opera d'arte: siano rese grazie a Lui e a tutti gli altri Artisti che con: le loro opere ci fanno luce in questo cieco carcere moderno, che è la società dei consumi.

     Abbiamo scelto la Madre in attesa come opera emblematica della fatica creativa del Montalto; ma altre non poche opere danno validissima testimonianza di un'attività laboriosa e ispirata insieme.

Dico del gruppo "Sciopero" che ci dà l'emozione profonda di quando lo sciopero era collera e rivolta, e non folklore sindacale; e ancora della "Galleria di Donne'" colte e fermate nell'atto del pianto (La Prefica) o dell'offerta amorosa (La Brasiliana, Donna a cavallo, Estasi, Maternità) e ancora dell'Emigrante ramingo ritratto nella sua

solitudine di emarginato e di sfruttato.

     Ma più mi pare che il Montalto si ritrovi con le sue qualità creative nella serie del "Cristo in Croce" che di volta in volta è consunzione estrema di forme macerate dal dolore, oppure sacrificio sublime accettato e sofferto fino all'ultima goccia di sangue, o infine santa rabbia dell'uomo crocifisso abbandonato anche dal Padre ("Elì, Elì, Lemà Sabactani!").

     Chiude il giovinetto delle favelas, umile, raccolto, che in se riassume il dolore di tutta l'umanità.

     Non sappiamo quali altri lavori il Montalto vorrà e saprà darci;  gli auguriamo di poter continuare su questa sua via, che ci pare giusta, lungo la quale potrà trovare Altro; se resterà fedele a se stesso ("Aliusque et idem"), e se Apollo gli sarà benigno.

 

Cosenza, 31-X-1988

 

Umile Francesco Peluso

Mario Montalto Scultore e Pittore.jpg
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