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Roberto BEVACQUA

si è laureato a Pisa in economia e commercio, dottore commercialista e revisore dei conti, con alle spalle diverse specializzazioni e master nel settore ambientale, marketing e in quality control; è stato Direttore Marketing della società di Mantova "SA.BA Srl Promotion Autosport" prima e Amministratore delegato della società di marketing strategico ed operativo di Pisa, "SA.BA. Consulting" dopo; oggi consulente per alcune aziende toscane e Amministratore Unico della "Be.Ca Consulting".

Ha partecipato, come consulente tecnico, per la redazione del libro "Soil il grande progetto Borma", sulla Società Porto Industriale di Livorno. Membro del direttivo di numerose associazioni culturali come l'Ater di Rende impegnata nella gestione e valorizzazione di pacchetti turistici rivolti a tour operator di tutto il mondo, la Calca eventi culturali di Altomonte, l'Associazione Insieme per Luzzi e infine è presidente dell'Associazione Bellerofonte di Luzzi.

  LUZZI E LA SUA PIANA. Turismo, ambiente, impresa e beni culturali

 A cura di Roberto Bevacqua

Roberto Bevacqua, al primo impatto, mi è subito piaciuto. "Finalmente" mi sono detto "un giovane calabrese non rassegnato" . 
Poichè anche io lo sono stato, abbiamo subito simpatizzato. 
La Calabria, il Mezzogiorno, che purtroppo hanno fatto scarsi progressi dal punto di vista del costume politico rispetto ad un secolo fa, hanno bisogno, oggi che anche la Calabria è parte del mondo intero, di giovani motivati che dall' alto dei loro privilegi intellettuali non si accontentino né della beatitudine del loro lignaggio, né di una vita più o meno agiata trascorsa nel chiuso di studi professionali. Hanno bisogno invece di giovani e meno giovani che vivano nel mondo, che esaminino quello che è e che sta per diventare, che riflettano sui suoi pregi e difetti, che diano giornalmente una spinta alla palla perchè possa rotolare spedita verso facili declivi e che, infine, non facciano dire, come Filippo Turati alla Camera dei Deputati nel 1919: "ma che storia, ma che geografia. La colpa dell'arretratezza del Mezzogiorno è degli uomini che vi vivono", 
E' in parte ancora vero. 
Roberto Bevacqua è, come la sua antica famiglia luzzese, di ispirazione cattolico-liberale e francamente non so se ha letto mai il discorso parlamentare del grande socialista riformista del pre-fascismo. Ma certamente deve aver ragionato come lui se nel suo libro che mi dà il privilegio di presentare, non dà la colpa di quello che vede al Governo presente o passato secondo la più facile delle soluzioni, né all'Europa dei burocrati e dei banchieri che ci hanno prodotto una Istituzione sopranazionale che i popoli o non conoscono o che sentono ostile e complicata, se la Calabria, se la sua Luzzi, se la Media Valle del Crati, sotto il suo sguardo attento ed impietoso, hanno fatto pochi o punti passi in avanti. 
Le responsabilità, tutte intere, e lo dimostra abbondantemente, ricadono invece su una classe dirigente disattenta, pasticciona, pressappochista e clientelare che ha prodotto interventi disorganici incontrandosi con la scarsa cultura di impresa di quei pochi imprenditori presenti nel territorio, con una ben radicata rassegnazione della gente diseducata da chi avrebbe dovuto insegnare virtù. 
La Media Valle del Crati è ricca di risorse naturali ed ambientali, ha tracce storiche ben radicate nelle sue contrade, ha potenzialità enormi in agricoltura, nel turismo, nella ipotesi di uno sviluppo industriale ragionato. Eppure, davanti a tutta questa ricchezza quasi inesplorata, il giovane professionista luzzese non sa rassegnarsi a vederla inutilizzata. Sembra dire: "noi abbiamo molto, rispetto a chi ha poco o niente. Perchè si chiede non riusciamo a decollare"? 
E, allora, forte dei suoi studi che non esita a mettere a disposizione anche di chi non ha studiato, ma soprattutto sorretto dai dati che emergono dal mondo che lo ha circondato negli anni della sua formazione, è li a suggerire rimedi, tutti fortemente innovativi, senza dubbio capaci di imprimere una svolta significativa a uomini e cose, dicendo pane al pane e vino al vino e non risparmiando nella critica ad un passato sicuramente inglorioso, persone a lui care e particolarmente vicine. Qui è la prova della sua sincerità che ce lo fanno maggiormente apprezzare. Evidentemente Roberto Bevacqua è della scuola di coloro che, lungi dalle mistificazioni a cui ci ha abituato certa classe dirigente da macchietta, ritiene che la verità sia la base e lo strumento della libertà, non rinunciando a sperare, ma sapendo che in ogni caso è opportuno osare, quasi ad indicare una strada alla sua terra se non vuole rassegnarsi a morire in un mondo sempre più grande e competitivo che taglia fuori inesorabilmente chi non si adegua ai tempi nuovi e giù presenti che coinvolgono nei loro processi anche le nostre piccole realtà. Una realtà che tuttavia, come dimostra nel suo utile e bel libro Bevacqua, rimangono sempre vicine al cuore di ciascuno di noi perchè, da uomini veri quali vogliamo rimanere, fanno parte indissolubilmente della nostra vita.

Costantino Belluscio 

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Italia. Regione contesa. Dialogo sul capitalismo mafioso e l'utopia della rinascita

di Roberto BevacquaAntonio Nicaso

  • Editore: Pellegrini

  • Collana: Fuori collana

  • Data di Pubblicazione: giugno 2022

  • EAN: 9791220501163

  • ISBN: 1220501166

  • Pagine: 104

  • Formato: brossura

Descrizione del libro

(Prefazione di Donato Santeramo) "Ecomafie, agromafie, travelmafie, digitomafie, healtmafie, bancomafie: non c'è un settore in cui le organizzazioni criminali non producono, scambiamo, investono, esportano con fatturati di centinaia di miliardi che vengono in parte reimmessi nel circuito economico finanziario, una volta ripuliti da istituti bancari e paesi compiacenti o solo disinteressati dell'origine di quelle risorse o dell'identità di coloro che ne sono più o meno i fiduciari".

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Libro scritto con il prof Nicaso della Queen's University. Studio prismatico sui divari di sviluppo della Nazione, sulla Questione Meridionale, le penetrazioni delle holding criminali nel tessuto masso- politico imprenditoriale-deviato, e sui temi dello sviluppo del Mezzogiorno e della Calabria in particolare. Specifici approfondimenti alla qualità delle istituzioni politiche locali e alla formazione del capitale sociale, l' emergenza educativa e della scuola, la ricerca e sviluppo, i centri tecnologici e dell innovazione ma anche sulla capacità di attrazione di imprese e distretti imprenditoriali, agli asset strategici di competizione locale e nazionale sugli scenari planetari e sul bacino del Mediterraneo Allargato: porti, mobilità, infrastrutturazione, nodi logistici, energetici e relazionali con l' area MENA. L'attenzione è focalizzata al monitoraggio dei grandi investimenti nazionali ed europei come il PNRR con un focus sui rischi predatori su appalti e gare pubbliche da parte delle consorterie criminali attenzionate dai nostri servizi di Intelligence per la salvaguardia dell'interesse nazionale e della sicurezza del Paese.

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