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Luciano Altomare

Nato a Luzzi (CS) il 4 ottobre 1930.

Studioso e ricercatore di personalità del paese natio, ha già curato il volume "Cesare Dima: conservatore illuminato e riformatore moderno".

Giovane imprenditore fonda insieme a due fratelli il "Calzaturificio di Luzzi".

Prefazione

 

di Prof. Luigi Aiello

     Lo scorso maggio, in occasione dell’annuale Assemblea dei Soci della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, mi avvicinò Luciano Altomare e, con molta deferenza, mi chiese se fosse stato possibile fargli un favore.

Dichiarata la mia disponibilità, gli domandai la natura di tale favore ed egli mi disse che, poiché stava curando una pubblicazione, avrebbe gradito che io dessi uno sguardo alle bozze e vi apportassi le eventuali correzioni e, inoltre, scrivessi una nota di prefazione.

Ovviamente gli confermai, senza indagare sul contenuto dello scritto, che avrei fatto tutto quanto mi stava chiedendo e lo invitai a farmi pervenire la copia del suo lavoro.

Una volta in possesso del materiale, cominciai a sfogliarlo e, man mano che andavo avanti nella lettura mi si presentava una galleria di personaggi, vissuti tra il XIX e il XX secolo, tutti aventi attinenza, per nascita o per l’opera svolta, con Luzzi o sol territorio circostante.

Quando si tratta la biografia di personaggi di questo genere c’è sempre il rischio di cadere nella retorica o di suscitare solo l’interesse di una ristretta cerchia di persone, rimanendo entro i confini del territorio comunale.

Il più delle volte è sempre così, ma, a ben riflettere, ci si accorge che dei personaggi, apparentemente minori o di scarso interesse per la maggioranza dei potenziali lettori, sono tante tessere, che, se giustamente collocate, contribuiscono a formare, ognuna col suo ruolo, il grande mosaico della storia civile, sociale, culturale ed economica, sia che la si voglia guardare sotto il profilo strettamente locale, sia che la si voglia considerare in maniera estensiva e più generale.

Perciò, se li si guarda in quest’ottica, tutti i personaggi, che si incontrano leggendo l’opera di Luciano Altomare, riescono a suscitare, per un verso o per l’altro, l’interesse del lettore, sia esso luzzese o forestiero.

Per quanto mi riguarda personalmente, posso dire che, scorrendo la lista di sacerdoti, insegnanti, medici, artisti, scrittori, poeti, studiosi e imprenditori, pur essendo io un bisignanese purosangue, anche se con ascendenze luzzesi per via della mia nonna materna, tra tanti personaggi finora per me sconosciuti, mi sono imbattuto in alcuni di loro che sconosciuti non lo sono affatto.

Mi riferisco, in particolare a tre persone, che conobbi personalmente e a cui mi legano vincoli affettivi legati ai ricordi della mia adolescenza e giovinezza o agli inizi della mia carriera professionale: Don Raffaele Altomare, Don Luigi Longobucco ed Ettore Parise.

Coi primi due ebbi dimestichezza quando ero ragazzo e frequentavo la parrocchia o la scuola, col terzo quando egli, preside della Scuola Media di Luzzi, mi conferì il mio primo vero incarico d’insegnamento: a tutt’e tre va il mio pensiero e il mio immutato affetto.

Come me, credo che tanti altri potranno trovare in quest’opera fatti e personaggi a cui sono in qualche modo legati.

Per concludere questa breve nota, credo che iniziative, come questa di Luciano Altomare, vadano sempre apprezzate, incoraggiate ed elogiate in quanto comportano impegno intellettuale, lavoro di ricerca e passione per le persone e le cose della propria città.

a cura di
Luciano Altomare

Luzzi : Presentate due opere bibliografiche.

 

CalNews il 19 Nov 2009

 

 

LUZZI - 20/11/2009 - Presentati nei giorni scorsi nella cittadina della Media Valle del Crati due importanti documenti bibliografici. .....

.....Il 14 novembre è stata presentata l’opera di Luciano AltomareI Memoranti”: una carrellata biografica di personaggi illustri cui la cittadina di Luzzi  ha dato i natali tra il 1700 ed il 1900 o che sono legati in qualche modo al paese della Media Valle del Crati. Nel corso della presentazione, realizzata grazie al contributo della Bcc Mediocrati e dell’amministrazione comunale luzzese, hanno preso la parola il presidente della Bcc Mediocrati Nicola Paldino, il sindaco di Luzzi Manfredo Tedesco, la scrittrice Patrizia Altomare (docente dell’Università della Calabria) e il professore Luigi Aiello. Tra le biografie, dei personaggi, curate da Luciano Altomare si ricordano Giuseppe Marchese, storico e letterato e noto per il suo attivo impegno politico nell’era fascista; Giuseppe Cosenza, pittore, il quale frequentò le scuole artistiche di Napoli e le cui opere si trovano nei più importanti musei del mondo; lo stesso Emilio Iuso; Francesco Abruzzo, giornalista professionista, che è stato presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 1989 al 2007 e che ha sposato numerose campagne per la tutela dei diritti dei giornalisti.

Luzzi. “I Memoranti” tra il ’700 e il ’900 Il ricordo dei personaggi luzzesi nel libro di Luciano Altomare

 

LUZZI - Presentato il volume “I Memoranti” di Luciano Altomare. L’anziano, autodidatta, studioso e ricercatore di personalità del proprio paese, si ripresenta con una nuova iniziativa. Altomare vede realizzato un altro grande sogno possibile grazie al sostegno della Bcc  Mediocrati e del Comune ma soprattutto alla ben nota caparbietà dell’autore nel portare avanti un interessante lavoro di ricerca. Altomare propone ai lettori numerosi personaggi a molti sconosciuti ma che hanno fatto -come scrive nella prefazione Luigi Aiello - la storia civile, sociale, culturale, religiosa ed economica. “I Memoranti”,  in elegante veste editoriale, è che una galleria di personaggi vissuti tra il ‘700 e il ‘900: insegnanti, medici, artisti, scultori, poeti, studiosi, imprenditori, sacerdoti. Un lavoro certosino, che ha visto l’autore impegnato a raccogliere notizie, biografie, foto di persone che hanno fatto la storia locale. Figure che hanno lasciato tracce profonde nei settori della vita sociale e culturale molte delle quali, dimenticati da tutti. Alcune conosciute personalmente da Luciano Altomare che ne hanno segnato la sua vita di cattolico praticante, come ad esempio don Eugenio Arena. L’incontro, a “Palazzo Vivacqua”, moderato da Federico Bria, ha registrato gli interventi del sindaco Manfredo Tedesco, del presidente della Bcc Mediocrati, Nicola Paldino, della scrittrice Patrizia Altomare, dei docenti Luigi Aiello, Camillo D’Angelo e Salvatore Corchiola, di  Werner Altomare e dello stesso autore. D’angelo ha incoraggiato Altomare a proseguire il lavoro di ricerca per dare alle stampe un altro libro che possa raccogliere biografie e testimonianze di tanti altri luzzesi che hanno contribuito alla crescita sociale ed economica della cittadina. Per Corchiola “quando si opera per il sapere - ha detto – la regola del silenzio non vale più. In tal senso, l'amore per il paese diventa sentimento che investe il cuore e lo spirito. C'è a Luzzi una ricchezza di storia e di tradizioni che incarna le radici, una tradizione fatta di uomini che vengono fatti rivivere per non essere dimenticati".

BREVI CENNI SULLA FIGURA DEL SOTT. CESARE DIMA

 

di Luciano Altomare

 

Il Dott. Cesare Dima, nato a Luzzi nel 1894, giovane antifascista, unico ascoltatore di Radio Londra a Luzzi, “Bocconiano”, si laurea in Economia a Commercio, all’età di 22 anni, all’Università della capitale lombarda. Combattente nella Prima Guerra Mondiale, nel suo incarico di giovane comandante pilota venne attaccato durante un’azione nemica e costretto ad un atterraggio di fortuna e quindi insignito della medaglia d’argento al valor militare, devolvendo la pensione di invalido di guerra poi per opere di bene. Conobbe, e lo ebbe come compagno, il letterato e poeta Gabriele D’Annunzio. Intensa anche la sua carriera politica lasciando tracce profonde nella cittadina luzzese: Sindaco di Luzzi nei Popolari di don Carlo Cardona dal gennaio 1925 al 10 dicembre 1926. Dal 12 marzo 1927 Commissario Prefettizio, prorogato a Sindaco dal Prefetto fino alla nomina di don Eugenio Vivacqua. Nell’immediato dopoguerra, nel 1946 eletto nella lista della D.C., ritorna alla guida del Comune di Luzzi e vi rimane fino al 1956. Molteplici sono le tracce indelebili lasciate dalla sua opera d’attento amministratore lungimirante. Vanno ricordate: la realizzazione dell’acquedotto e la rete idrica e fognante con la vasca “asettica”, le case popolari, il primo telefono pubblico, la costruzione del mattatoio comunale e la realizzazione (dopo un incontro decisivo con Alcide De Gaspari) della strada statale per la Sila, opere di grande sviluppo di civilizzazione e di progresso, liberando per il suo ampio respiro le popolazioni delle numerose contrade montane rimaste chiuse ed isolate per secoli dal resto del mondo; la realizzazione del campo sportivo: fondatore e primo presidente della Luzzese calcio, la rete elettrica pubblica.

Il dott. Cesare Dima fu un industriale illuminato ed eclettico, noto in tutta la regione, fuori ed anche all’estero. La sua attività imprenditoriale ha spaziato dalla produzione di speciali laterizi (la storica “carcara”) alla lavorazione ed all’esportazione dei fichi secchi di Calabria, nonché alla produzione di maglieria “Maglificio Valle Crati” ed ancora a tante altre iniziative, che non sto a citare; Primo Presidente del “Calzaturificio” di Luzzi.

Molte furono le cariche importanti ricoperte nel mondo bancario, economico e produttivo. Fu membro del C.D.A. dell’allora Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania; Presidente dell’Associazione degli Industriali di Cosenza, dei Commercianti e dell’ASI (Area di Sviluppo Industriale di Sibari). Membro d’importanti commissioni provinciali in delicati ed importanti settori e fondatore, assieme ad altri industriali calabresi di “FINCALABRIA”.

Nel 1957 realizzò il sogno della sua vita: tra lotte e difficoltà di ogni genere, ma sostenuto tenacemente da un gruppo di amici (il medico Bernardo Gardi, Gabriele Scarpelli, Peppino Faragasso, Umile Lirangi, Attilio Pingitore, Luigi Pepe, Nicola Altomare, ed altri che non ricordo e, per questi, mi scuso) fondò la “Cassa Rurale ed Artigiana di Luzzi”.

Con i suoi amici, che in lui avevano riposto fiducia e competenza, ed il sostegno morale del Senatore Vaccaro, don Cesare Dima vince la sua battaglia, che suggella una pagina di storia per Luzzi, tramandata alla memoria dei posteri. Egli, uomo e figura di grandi vedute e di spirito fattivo, senza ripiegamenti e debolezze, è stato timoniere indefesso e ininterrottamente presidente per 27 lunghi anni.

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