Arte Raku
La ceramica Raku nasce per mano di Chojiro, ceramista giapponese vissuto nell’epoca Momoyama(XVI secolo), ed è da sempre legata alla produzione di ciotole per la cerimonia del tè (cha-no-yu). E’ infatti per Sen Rickyu, maestro dello cha-no-yu, che Chojiro iniziò ad utilizzare la tecnica che poi verrà chiamata “Raku”. Da allora in poi Raku è diventato anche il cognome della famiglia di ceramisti discendenti di chojiro che da 15 generazioni porta avanti la tradizione del Raku in Giappone. Nel secolo scorso, questa tecnica è giunta in Occidente dove è stata perfezionata .. E’ una tecnica che necessita dell’uso di un’argilla refrattaria, in grado di resistere a temperature elevate e a forti sbalzi termici. La prima fase, chiamata biscottatura, consiste in una cottura che serve a trasformare l’argilla del manufatto in ceramica. La ceramica viene quindi colorata e messa in appositi forni per essere cotta a circa 900°. Al termine della seconda cottura, il pezzo viene sottoposto a riduzione di “ossigeno”, ovvero collocato in un contenitore precedentemente riempito di materiale combustibile (carta da giornale, foglie secche , segatura) dove la presenza di ossigeno è ridotta al minimo. Il fumo riesce a creare degli effetti particolari sulla superficie. Si ottengono così oggetti ricchi di lustri e riflessi metallici. Ogni pezzo è unico. Infatti, durante la fase di completamento i colori subiscono una trasformazione con una combinazione di riflessi e sfumature impossibili a ripetersi. Il risultato è sempre una sorpresa, dove terra, aria, acqua e fuoco sono i protagonisti principali con i loro primordiali valori legati all’estro dell’ uomo.
Centrotavola
Nel blu
Opera n° 1
Opera n° 2
Opera n° 3
Opera n° 4
Opera n° 5
Opera n° 6
Opera n° 7
Opera n° 8
Nel turchese
Opera X
Pace lato A
Pace lato B
Pace lato C
Vaso
Vassoietto cuore
Vaso rotondo angolazione A
Vaso rotondo angolazione B
Vassoio
Set bagno