La ricerca poetica di Beniamino Dima, attraverso uno stile moderno e originale, valorizza le intenzioni espressive in un concreto percorso esistenziale di maturità umana e letteraria, proponendo "storie e ancora storie", che puntano sulla icasticità del messaggio. A cominciare dalla suggestiva descrizione dell'Abruzzo. E' un'immagine viva e palpitante che balza nei versi con le montagne di rocce chiare, i dirupi, gli eremi, gli scivoli di neve e il mare calmo che sembra "quasi... un Trasimeno".

Si tratta di una prima efficace testimonianza del carattere contemplativo del poeta.

     Altre riflessioni e altri motivi di approfondimento sono offerti al lettore. Di particolare tenerezza è innanzitutto il desiderio di ricordare la figura materna con il sorriso sulle labbra. Incisivo, poi, risulta il rammarico dell'autore nel constatare, contro il suo stesso relativo ottimismo, che il mondo continua a girare "per conto altrui". E' particolarmente efficace, inoltre, il testo che richiama la sua totale contrarietà ad un'esistenza piatta, senza stimoli e interessi.

     Un impegno letterario di grande valore etico, allora, perché rivolto alle esperienze positive.

 

                                                                            Luigi Alfiero Medea