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Luzzi. Targa ricordo e mostra dei ragazzi per l’evento

Circolo didattico intitolato

allo storico Marchese

di ROBERTO GALASSO

LUZZI - Il circolo didattico di Via Chiusa è stato intitolato all'illustre maestro e storico luzzese Giuseppe Marchese. Un momento importante e molto atteso che si è voluto celebrare con una giornata ricca d'appuntamenti e significati tutta dedicata alla figura ed all'opera dell'insigne pedagogista che nacque nella cittadina cratense nel 1892 e dove morì nel 1977. Con la cerimonia di lunedì scorso, infatti, si è concluso l'iter fortemente voluto ed avviato dal dirigente scolastico Umile Montalto appena insediatosi alla guida della locale direzione didattica “per rendere merito ad un uomo che ha rappresentato e rappresenta nel mondo la storia e la cultura di Luzzi, nonché il suo smisurato amore per la scuola” e disposta dal direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria dopo i pareri favorevoli del Consiglio d'Istituto, della Giunta Comunale e della Prefettura di Cosenza. Un evento importante e straordinario per l'intera comunità locale e soprattutto per la scuola che si è voluta presentare all'appuntamento con entusiasmo dando prova della consueta professionalità. Il primo momento ufficiale si è svolto presso la direzione didattica dove il sindaco Manfredo Tedesco, accompagnato dal vice prefetto di Cosenza, dai dirigenti scolastici, dall'assessore alla pubblica istruzione Jessica Ciardullo e dei rappresentanti della famiglia Marchese, ha scoperto una targa che ricorda l'impegno dello studioso luzzese. Poi spazio agli alunni delle classi quarta e quinta elementare e della prima media con una mostra ed altre attività promosse per l'evento. Nel pomeriggio si è tenuto un partecipato convegno nella sala consiliare “A.Gardi” sulla vita, le opere, la politica del maestro. Il seminario, infatti, si è aperto con un video girato nella biblioteca Marchese nell'ambito di un progetto di cui è stata responsabile la docente di funzione strumentale, Maria Carmela Russo. I ragazzi dell'ultimo anno delle scuole primarie hanno conosciuto la figura di Giuseppe Marchese attraverso i suoi testi, su quello che leggeva e studiava. Tutto ciò grazie alla volontà ed alla caparbietà del dirigente scolastico Umile Montalto, promotore indiscusso dell'iniziativa che ha trovato nell'amministrazione Tedesco un percorso privilegiato nella realizzazione. Così l'assessore Jessica Ciardullo, rivolgendo un pensiero importante all'illustre concittadino e ringraziando Amelia Cappello, responsabile dell'ufficio scuola, che ha coadiuvato e sostenuto il progetto. Per il delegato alla cultura, Antonio La Marca, Giuseppe Marchese è stato primo archeologo di Luzzi perché attraverso la sua nota e monumentale opera “Tebe Lucana, Val di Crati e l'odierna Luzzi”, nonché con i numerosi studi sulla Badia della Sambucina, è stato precursore nei tempi e nell'impegno. Altri nomi illustri hanno inteso con la loro presenza testimoniare la grandezza di un personaggio che meritava di essere riportato alla memoria di tutti. Tra questi il senatore Umile Franco Peluso, il docente di storia della pedagogia dell'Unical Giuseppe Trebisacce e l'ispettore tecnico e dirigente Miur, Francesco Fusca.

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Poesia composta da Elvira D'Orrico in occasione dell'intitolazione della scuola Elementare di Luzzi, Via Chiusa, al prof. Giuseppe Marchese. Anno 2014.

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A GIUSEPPE MARCHESE.

Quando nascesti tu nobil Marchese,

facesti grande onore al tuo paese.

La tua discendenza conta uomini

illustri e blasonati, insigni giuristi

e letterati

Crescendo, nobil Marchese,

le tue virtù furono subito palesi,

le virtù dei buoni, degli onesti,

pronti ad operare, uomini

che il mondo non potrà mai

dimenticare.

Seguendo l'orme della tua

stirpe illustre e generosa,

incamminarti pel sentier

del sapere e della gloria

fu per te ben poca cosa.

Vita esemplare, civica ed umana

mirarono ad accrescer la tua fama.

L'opera tua, insignita di benemerenze

e di alti onori, ti collocò tra gli uomini

migliori.

Fu tuo il disegno, che aprì la via,

di Luzzi - Sambucina e Sila,

luoghi ameni e di frescura,

agli uomini comuni e di cultura.

Fu tua la penna che tracciò

la storia della Badia della Sambucina,

un tempo, luogo romito e di preghiera

dei Cistercensi e di Gioacchino Da Fiore,

di spirito profetico dotato e di religioso

fervore.

Tebe Lucana e la sua gente antica

svegliasti dal loro sonno millenario,

rivive, l'uomo migliore di Calabria

e di nostra terra luzzese, nel libro

delle memorie del passato,

ritrovandosi di fama e di gloria

incoronato.

Fosti uomo di scuola, maestro,

educatore eccellente, dei tuoi

ragazzi non ti curasti solo di

nutrir la mente, non

tralasciasti i valori morali,

sociali e religiosi, che

son per l'uomo doni assai

preziosi.

Per l'opera tua insigne e singolare,

la nostra scuola a te vogliamo intitolare,

per il tuo valore nell'insegnamento,

facciamo un atto di ringraziamento.

ELVIRA D''Orrico

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