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Gerardo Coppa

Nasce a Luzzi nel 1908. Orfano di entrambi i genitori a causa della famigerata Spagnola, viene allevato, insieme agli altri suoi fratelli, dallo zio materno don Francesco Campise, parroco della parrocchia di San Giuseppe in Luzzi.

Laureatosi in giurisprudenza sceglie di fare la professione di Segretario Comunale. Per motivi di lavoro si sposta in varie città italiane, dove riscuote stima ed amicizia.

Pubblica vari testi inerenti alla sua professione. Ritiratosi in pensione a San Nicola Arcella, dove aveva posto la sua dimora fissa, raccoglie i suoi scritti poetici, colmi di nostalgia, sentimento e fede religiosa, nel volume "Dalla Sila al Vesuvio".

A Pompei aveva esercitato il suo ultimo incarico da Segretario Comunale. 

Muore a San Nicola Arcella il 9 giugno 1986.

C'è una larga parte d'Italia che ci è ignota, ed è l'Italia che lavora in silenzio, che costruisce nell'ombra, che amministra gli strumenti del nostro benessere, che ci garantisce l'ordine, la legalità, la buona salute. Questi italiani, questi protagonisti del nostro vivere civile, sorse li incontriamo tutti i giorni, ma non li conosciamo abbastanza, sia perché essi amano nascondersi nel loro naturale riserbo, sia perché il loro modo non fa parte della società distratta, spettacolare e sostanzialmente "fasulla" di oggi. << Gente>> si occuperà di questi galantuomini, cominciando dai segretari comunali, i cosiddetti "notai del Comune", che dall'unità d'Italia in poi tante benemerenze hanno acquistato nei riguardi di tutto il Paese.

Presentazione

     Nel nostro comunicato-stampa del 24 maggio 1965 ci riservammo di inviare una pubblicazione-omaggio nella quale sarebbero state raccolte, e arricchite da numerose fotografie, le tre puntate dell'inchiesta sui segretari comunali e provinciali riportata dal settimanale "Gente" nei numeri 36, 37 e 38 del settembre 1964, e dovuta alla penna umanissima e brillante di Alfredo Ferruzza.

     Assolviamo ora a quell'impegno, riproducendo nel presente volumetto integralmente il testo del dott. Ferruzza, anche la dove l'illustre Autore e qualche Segretario intervistato hanno espresso giudizi su fatti, persone e orientamenti politici, giudizi che ovviamente non impegnano il nostro limitato compito di fedeli riproduttori.

     Abbiamo fatto seguire all'inchiesta di "Gente", a titolo di piacevole contrappunto, alcune pagine di quei "Ricordi di un Segretario comunale" di Giusto Poverotè che il Ferruzza ha definito "un capolavoro di arguzia, di umanità e di bello stile", e che, pur essendo largamente noti fra i segretari comunali, potranno riuscire ancor nuovi e interessanti per molti di essi, specie delle ultime leve.

     Infine, in un volumetto da donare ai segretari, non poteva mancare la parte "storica". E a ciò ha pensato il dottor Gerardo Coppa, con la felice riesumazione di una vecchia strenna, pubblicata addirittura cento anni fa, compilata da un gruppo di segretari comunali e dedicata a tutti i loro colleghi: strenna didascalica, congressìstica e... poetica, da cui si può chiaramente vedere come non vi sia proprio nulla di nuovo sotto il sole, e come fin d'allora si registrassero quelle situazioni assurde, quegli stati d'animo e quei fenomeni di costume che erano, e son tuttora, croce e delizia della benemerita Categoria.

Ufficio Stampa di Classe e informazioni

(resp.: GIUSEPPE LENSI)

Casa Editrice R. Noccioli

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