Origine del cognome Papaianni
Il cognome Papaianni deriva dall'appellativo papa, che discende dal termine greco "papas" (ovvero padre) che indicava ogni prete o vescovo, compreso quello della chiesa cattolica romana. Nelle regioni meridionali il termine ha dato origine a soprannomi vari, come "zio" o "padrino". In latino il termine "papus" indicava i componenti anziani e saggi delle famiglie, e nel tempo è stato usato anche per indicare personaggi di valore e rilievo nella comunità. Di derivazione cattolica sono i cognomi composti del tipo "Papapietro" e "Papandrea", riferiti a pontefici romani. Tracce certe del cognome si hanno in riferimento ad un certo Nicolò Papa, che fu nominato verso il 1490 capitano nel Castello di Revello. Papa e Papale sono diffusi soprattutto nel meridione ed in Campania, Papone è ligure, Papi, Papini e Papucci sono Toscani. Fra i personaggi ricordiamo il letterato Giovanni Papini, lo scrittore Roberto Papini e lo storico Roberto Papini.
Origine del cognome Fazio
Fazio è uno dei cognomi italiani più diffusi nel sud del nostro Paese, in particolar modo in Sicilia, seguita da Calabria, Lombardia, Liguria e Lazio.
L'etimologia del cognome è sicuramente da ricercare nei termini latini bonum e fatium, cioé "che ha un buon destino". Da qui, il nome Bonifacio o Bonifazio, che quindi è un nome decisamente beneaugurante; dalla sua aferesi ha avuto luogo Fazio. Dal ceppo principale sono scaturite alcune varianti: Fassio, Faccio, Fazzini, Fazioli e Fassino.
L'origine del cognome sembrerebbe genovese, ma c'è anche chi la riconduce alla città di Pavia. Nel corso della storia il nome Fazio sembra essere stato portato in Sicilia sotto il dominio di Federico II: alla Gran Corte del regno, nel 1377, un tal giudice Fazio fu uno stimato avvocato fiscale. Fazio degli Uberti fu il poeta autore di Dittamondo, e Fazio era il nome di un personaggio dei Promessi Sposi.
Chiariti significato ed origini, un piccolo cenno di araldica dei cognomi. Fazio è un cognome iscritto nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922 (barone di Nasari), e il suo stemma ha uno sfondo azzurro con un leone d'oro coronato ed una banda trasversale di colore rosso.