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Salvatore CORCHIOLA

Prime Poesie

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Intervento di Elvira D'Orrico

durante la presentazione del libro "Prime Poesie"

del Prof. Salvatore Corchiola.

Il poeta Salvatore Corchiola, con questa sua nuova pubblicazione "Prime Poesie", sembra allontanarsi dalle precedenti pubblicazioni, dal poeta della maturità, desideroso di cambiare il mondo con la sua sete di giustizia e la sua profonda moralità; in realtà, questo suo desiderio è ancora vivo in lui: quale mezzo migliore potrà esistere per cambiare il mondo se non iniziando dai bambini che ancora non lo conoscono bene e rischiano di travisare la realtà? I bambini di oggi, come afferma, a buon ragione, il Dirigente Umile Montalto, vivono in una società "votata al virtuale", nella quale si tende subito a diventare adulti rinunciando alle gioie della fanciullezza e perdendo a poco a poco anche l'ingenuità che è propria dell'infanzia. Questa nuova pubblicazione "Prime Poesie"rappresenta per il poeta "fanciullo", tanto vicino al Pascoli, un attestato di amore e di attenzione verso i bambini che non conoscono il mondo della poesia; il poeta li ha introdotti in questo meraviglioso mondo, quasi prendendoli per mano e diventando piccolo con i piccoli, rispolverando le vecchie fiabe che sembrano non destare più alcun interesse nei bambini: la vecchia fiaba di "Pinocchio" con una sua morale e tanti insegnamenti avrebbe potuto suscitare nei bambini di oggi comportamenti più corretti. Nessuno crede più alla "Befana", alla magia che suscita il Natale con i suoi "giochi di luci e di colori", con gli zampognari, le strenne natalizie, nessuno gioca più con le "bolle di sapone", che riflettono un mondo incantato, ormai dimenticato. I bambini di oggi preferiscono i video-giochi, il computer e la televisione. Il poeta Salvatore Corchiola, con le sue poesie, fatte di piccole cose, ha voluto che i bambini ritrovassero la magia dell'infanzia e l'innocenza della loro età. Un altro grande pregio del libro è aver fatto rivivere gli antichi poeti (Pascoli, Leopardi, Carducci ecc..), di averci fatto ricordare i tempi in cui, con profonda commozione, recitavamo e commentavamo i versi delle loro poesie colme di sentimento e di riflessione sulla vita: per alcuni tormentata e triste, per altri meravigliosa che traspare dalla contemplazione delle bellezze della natura; nessuno di noi ha dimenticato "Pianto Antico" del Carducci... E che cosa dire del "Sabato del villaggio" del Leopardi, che superando il suo pessimismo ci descrive con ricchezza di particolari la vita semplice e tranquilla della sua Recanati in una giornata di Sabato....Il Corchiola ha fatto rinascere in me la passione per la grande poesia, quasi dimenticata nelle scuole di oggi e sostituita con una più attuale, spesso chiusa, ermetica, che riesce ad intrappolare entro schemi i sentimenti che sfuggono alla comprensione dei ragazzi e persino degli adulti, ma come afferma nella Prefazione l'Ispettore Fusca, non esiste una poesia "grande" e una poesia "piccola", ma esistono la poesia, la cultura, la letteratura che si evolvono e si trasformano attraverso il tempo e le esigenze della vita: Pascoli, Leopardi, Carducci, sono poeti di ieri, Corchiola è poeta attuale che riesce a fondere la poesia con la letteratura e la vita....Resta l'attenzione del poeta per il Pascoli, poeta delle piccole cose, che, con la sua poetica del "Fanciullino" ha risvegliato in tutti noi la sensibilità e la purezza dei sentimenti, l'innocenza e l'ingenuità che sono proprie dell'infanzia e che ognuno sembra aver smarrito dentro di sè. Grazie, Professor Corchiola per averci fatto dono con le tue poesie della tua semplicità, per averci invitato a guardare il mondo e le cose con la stessa meraviglia e stupore di un bambino. Le tue poesie, tradotte in altre lingue, diventeranno universali, varcheranno i confini dello spazio e del tempo e, come scriveva il Foscolo nel suo Carme "I Sepolcri", vinceranno di mille secoli il silenzio.

Elvira D'Orrico

6 Giugno 2012

The four seasons

Quietly comes Autumn:

a light veil pf sadness

falls on the courtyard.

Then Winter hides the sun:

with the cold, the poor birds,

try to eat in the rain.

In March Spring peeps in:

the marmot shyly leans out of the burrow

and the birds sing cheerfully.

The sun laughs and Summer returns:

and the bell rings three times.

Hurrah! Summer is the nicest.

September 1978

Le quattro stagioni

Zitto zitto arriva l'Autunno:

cala sul cortile

un lieve velo di malinconia.

Poi l'Inverno nasconde il sole:

gli uccelli, poverini, con il freddo

e sotto la pioggia cercano cibo.

A marzo fa capolino la Primavera:

la marmotta s'affaccia timida dalla tana,

e gli uccelli cantano a festa.

Il sole ride e torna l'Estate:

e tre volte suona la campanella,

Evviva! L'estate è la più bella.

Settembre 1978

Le quattro stagioni - Il lento alternarsi delle quattro stagioni porta con sé diverse emozioni. Il velo di tristezza e di malinconia del grigiore autunnale cede silenziosamente il posto, con il passar dei giorni, al freddo rigido dell'inverno.

Poi a primavera la natura rinasce ed esplode, mentre l'allegra musicalità nell'aria fa lentamente spazio al sole ridente e alle giornate spensierate dell'estate.

Dear diary

My dear diary,

I confide you all my thoughts,

the dreams of the night,

the projects of the day.

My best friend,

you are the only one who can understand

what I've got inside

and that I can't reveal to you.

I say thank you

for the dreams I have dreamt,

the secrets in the drawer,

those brief coloured ones

you make me live with you.

Aprile 1979

Caro diario

Mio caro diario,

a te confido tutti i miei pensieri,

i sogni della notte,

i progetti di ogni giorno.

Mio amico del cuore,

tu solo puoi capire

quello che ho dentro

e non ti dico.

Ti dico grazie

per i sogni miei sognati

i segreti nel cassetto,

quelli brevi colorati

che fai vivere con te.

Aprile 1979

Caro diario - Il diario rappresenta un vero amico del cuore, un tenero compagno di viaggio, lungo le varie tappe della propria esperienza di vita. Il diario è sempre pronto ad assorbire gli scarabocchi furiosi di un litigio, ad asciugare fiumi di lacrime o a condividere le piccole gioie della vita.

Soap bubbles

Soap bubbles

are spheres of joy:

under the sunlight

they reflect

an enchanting world

very often forgotten!

June 1979

Bolle di sapone

Le bolle di sapone

sono sferette di gioia:

ai raggi del sole

riflettono un mondo incantato,

assai spesso dimenticato!

Giugno 1979

Bolle di sapone - Un leggerissimo soffio...ed eccole prendere forma e vita, le bolle di sapone! Tutti i bambini restano affascinati dallo spettacolo allegro della loro trasparenza e dai riflessi incantevoli sprigionati ai raggi del sole. Non si fa in tempo ad esprimere meraviglia o stupore: quelle fragili e delicate bolle, dalla vita molto breve, sono destinate ben presto a sparire.

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Presentazione del libro "Prime Poesie". - 6 giugno 2012

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