Beniamino Dima - Recensioni
Beniamino Dima è nato in Calabria, a Luzzi in provincia di Cosenza.
Dopo il liceo, frequentato al Bernardino Telesio di quella città, a diciannove anni si ritrova in Toscana, a Firenze e poi a Siena, per i suoi studi universitari, che non porterà mai a compimento. Viene eletto dagli studenti e nominato al Consiglio di Amministrazione della Università Senese. Entra a lavorare in Banca dove resta per trent’anni. Nel frattempo si occupa, a tratti, di politica e sindacato. Mantiene stretti rapporti con la sua terra di origine. Ha collaborato con alcuni articoli al quotidiano “Il Giornale di Calabria” e poi, con racconti e scritti di costume a “Il Veltro della Sambucina”, periodico locale, diretto da Michele Gioia, giornalista della RAI. Vive a Pescara dove, ora a riposo, si dedica alla famiglia ed ai suoi libri di carta stampata.
In copertina: foto di Andrea Dima.
(I quaderni sono opera di Pasquale Avignone.
Le penne sono parte dei trascorsi dell'Autore)
Beniamino Dima
Il tempo e le sue parole
Quasi una storia
Edizioni Tracce, 2013
Dalla prefazione di Alessio Masciulli:
L’autore intinge la sua penna nelle emozioni e lascia sul foglio chiare fotografie di momenti vissuti dando al lettore la sensazione di essere seduto al suo fianco. Componimenti lineari ma di grande impatto scorrono sotto la lettura che accarezza la parola leggera e sicura.
“La poesia salverà il mondo” diceva qualcuno ma io credo che la poesia salva ognuno di noi ogni volta che essa viene letta o pensata.
Questo libro va sfogliato con l’idea simile a quella fatta prima di un lungo e meraviglioso viaggio, si scopriranno terre, si conosceranno città, si incontreranno persone ma prima di ogni cosa, ci si riempirà il cuore di belle emozioni, così come ogni buon libro dovrebbe fare.
Beniamino Dima è nato in Calabria, a Luzzi in provincia di Cosenza.
Dopo il liceo, frequentato al Bernardino Telesio di quella città, a diciannove anni si ritrova in Toscana, a Firenze e poi a Siena, per i suoi studi universitari, che non porterà mai a compimento. Viene eletto dagli studenti e nominato al Consiglio di Amministrazione della Università Senese. Entra a lavorare in Banca dove resta per trent’anni. Nel frattempo si occupa, a tratti, di politica e sindacato. Mantiene stretti rapporti con la sua terra di origine. Ha collaborato con alcuni articoli al quotidiano “Il Giornale di Calabria” e poi, con racconti e scritti di costume a “Il Veltro della Sambucina”, periodico locale, diretto da Michele Gioia, giornalista della RAI. Vive a Pescara dove, ora a riposo, si dedica alla famiglia ed ai suoi libri di carta stampata.
Celebrazioni per la Giornata Mondiale della Poesia
Venerdì 21 marzo, alle ore 10.30, la scuola media Dante Alighieri di Spoltore celebra la “Giornata Mondiale della Poesia”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, è stata organizzata dalle Edizioni Tracce di Pescara e dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e si svolgerà contemporaneamente in 14 scuole di Pescara e provincia. Inoltre, nella giornata del 21 marzo, su tutti gli autobus delle linee urbane saranno esposte le locandine con i versi degli oltre 100 poeti partecipanti. Quest’anno la manifestazione, istituita dall’Unesco nel 1999, è dedicata al grande poeta Mario Luzi nel primo centenario della nascita.
La lettura dei componimenti poetici nella scuola media Dante Alighieri avverrà nell’aula magna. Gli studenti avranno l’opportunità di trascorrere una piacevole mattinata in compagnia dei poeti: Margherita Cordova (in arte Nostòs), Beniamino Dima, Sara Fasciani, Alessio Masciulli, Annita Pierfelice, Ilaria Reginelli, Bice Sebatini, Sofnonìa e Maria Rosa Viglietti. Davide D’Alonzo sarà la voce recitante. Coordinerà Annita Pierfelice. Interverranno: il sindaco Luciano Di Lorito, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Massimo Di Felice, l’Assessore alle Politiche Giovanili Chiara Trulli e il Preside Bruno D’Anteo.
Spoltore, festa della poesia con gli studenti
SPOLTORE. Gli alunni della scuola media Dante Alighieri di Spoltore, così come altri studenti di Pescara e provincia, hanno avuto la possibilità di trascorrere piacevoli momenti in compagnia di...
23 marzo 2014
SPOLTORE. Gli alunni della scuola media Dante Alighieri di Spoltore, così come altri studenti di Pescara e provincia, hanno avuto la possibilità di trascorrere piacevoli momenti in compagnia di alcuni artisti, in occasione della Giornata mondiale della Poesia, organizzata dalle Edizioni Tracce di Pescara e dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e patrocinata dal Comune. La lettura dei componimenti nell'aula magna della scuola di Spoltore è iniziata subito dopo l'interpretazione, da parte del giovane attore Davide D'Alonzo, della poesia "Alzati in volo", di Mario Luzi, il grande poeta al quale è dedicata la manifestazione. «Oggi, in questa splendida giornata di primavera, avete la possibilità di entrare in contatto con i cultori della poesia», ha affermato il preside Bruno D'Anteo rivolgendosi ai ragazzi, «Sta a voi carpire il messaggio di questa bellissima iniziativa dal titolo “La poesia ci salverà”». L'assessore alla Pubblica istruzione Massimo Di Felice ha ricordato ai ragazzi l'importanza della Giornata mondiale della poesia, istituita dall'Unesco nel 1999 per «riconoscere all'espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo interculturale, della comunione e della pace». «La poesia è una medicina dell'anima», ha aggiunto l'assessore alle Politiche giovanili Chiara Trulli. Hanno animato la mattinata i poeti Beniamino Dima, Sara Fasciani, Alessio Masciulli, Annita Pierfelice, Ilaria Reginelli, Bice Sebatini e Maria Rosa Viglietti. Veruska Caprarese, presidente dell'associazione Donna Cultura, ha portato la sua testimonianza come promotrice della poesia nelle carceri.
Tratto da: Il Centro SpA, Largo Filomena Delli Castelli 10 - 65128 Pescara (PE) - Edizione digitale
Florviva, la Mostra del Fiore torna al Porto Turistico di Pescara dal 25 al 27 aprile
In occasione della XIII edizione di Florviva – Mostra del fiore le Edizioni Tracce, organizzano tre letture di poesia alle quali parteciperanno importanti esponenti del panorama poetico abruzzese. L’iniziativa, intitolata Poesia in fiore, è organizzata dalle Edizioni Tracce ed è stata ideata dalla poetessa Annita Pierfelice.
Coordineranno l’evento Alessio Masciulli e Pamela D’Amico.
Sabato 26 Aprile, dalle ore 15.30 alle ore 17.00, leggeranno i poeti:
Grazia Di Lisio, Beniamino Dima, Ubaldo Giacomucci, Anna Italiani, Aldo Mauro Mancinelli, Giampiero Margiovanni, Alessandro Marrone, Luigi Mascioli, Michele Meomartino, Raffaele Rubino, Tania Santurbano, Gulnara Sharafutdinova.
Tratto da: pescaranews.net
Le poesie di Beniamino Dima nella raccolta "Il tempo e le parole. Quasi una storia".
“Il tempo e le parole. Quasi una storia”. E’ il titolo del libro, Edizioni Tracce, che raccoglie le poesie del luzzese Beniamino Dima che vive a Pescara dove, ora a riposo, si dedica alla famiglia e ai suoi libri. Dima, impiegato di banca per trent’anni, si è occupato, a tratti, di politica e sindacato. Ma non ha mai reciso i rapporti con la sua terra di origine che è riuscito, appunto, a mantenere sempre stretti grazie anche alla collaborazione con il Giornale di Calabria e poi con racconti e scritti di costume pubblicati sul periodico locale “Il Veltro di Sambucina”, diretto dal giornalista Michele Gioia.
“Il tempo e le parole” racchiude, dunque, “componimenti lineari ma di grande impatto” che “scorrono sotto la lettura che accarezza la parola leggera e sicura”. Nella prefazione Alessio Masciulli ricorda che il libro di Dima “va sfogliato con l’idea simile a quella fatta prima di un lungo e meraviglioso viaggio, si scopriranno terre, si conosceranno città, si incontreranno persone ma prima di ogni cosa, ci si riempirà il cuore di belle emozioni così come ogni buon libro dovrebbe fare”.
Emozioni che leggendo i versi di Beniamino Dima hanno pervaso i cuori di tanti luzzesi, ormai ovunque sparsi in Italia e nel mondo, riportandoli con la mente ai momenti e nei luoghi della loro infanzia.
“Già quella casa abbattuta lì... nella poesia "Ad un amico giornalista" - scrive Franco Galasso da Padova all’autore - mi fa ricordare la casa dove sono nato, sopra la farmacia, e dove ho vissuto la mia infanzia. Penso che scorrendo e visitando con la lettura le tue poesie mi faranno rivivere momenti non dimenticati ma sopiti”.
Roberto Galasso
BENIAMINO DIMA - Il poeta dei grandi silenzi, che abbagliano l'immensità fino alla linea dell'orizzonte.
di Michele Gioia
Scorrendo i suoi versi si colgono quasi i delicati sospiri di chi è squassato da pene d'amore per la lontananza dalla sua terra. Il più acuto osservatore così come il viaggiatore occasionale o il più distratto dei residenti, se punta il suo sguardo dalle colline di Luzzi, attraversa, con un sol colpo d'occhio, il declivio che, dalla dolce Piana solcata dalle acque del Crati e punteggiata dalla verdeggiante macchia, quasi un piccolo bosco, noto come "Ischia della Comune", poi s'inerpica risalendo le Serre di Paola. E il suo sguardo ha la forza di esplodere fino a squarciarsi oltre i boschi cedui e si allarga inebriandosi alla vista del Mare Tirreno che da Luzzi non si vede, ma sicuramente si sente, anzi sembra quasi si si possa toccare con mano.
Nel suo dire si coglie la dolcezza e, insieme, la sofferta quasi dolorosa pulsione, che scoperchia l'infinita profondità dell'anima e, insieme, s'illumina per il piacere dei ricordi.
E il pensiero si allarga e va oltre, rivivendo quanto ha vissuto altrove, lontano, come accade all'emigrante. E, nel caso del Nostro, il tempo andato si materializza ripercorrendo prima la Toscana e poi l'Abruzzo. L'amore per la sua Luzzi mai è venuto meno, anzi si è accresciuto insieme con lo scorrere degli anni.
Cosicché i Cistercensi della Sambucina si materializzano alla vista dei "monaci bianchi" dell'Abbazia di Casamari che volle ritrovare raggiungendoli nella terra di Veroli in provincia di Frosinone. E altrettanto dicasi della piccola comunità d'ltalo-Albanesi di Villa Badessa (PE) che ebbe occasione di incontrare pure nella terra d'Abruzzo in cui oggi risiede.
Per non parlare dell'ammirazione di Beniamino Dima per i dipinti del conterraneo artista del pennello Emilio Iuso, nato a Rose, che ha lasciato tangibili segni nell'amata Luzzi e in tante altre località della Calabria, e poi a Roma e infine nel Duomo di Orbetello. Questo diciamo per testimoniare che il Nostro nulla ha tralasciato per manifestare l'amore sempre tangibile e mai venuto meno per la Sua Luzzi.
Ma sarebbe troppo riduttivo il nostro dire se, scrivendo della fatica letteraria o, più precisamente, della Poetica di Beniamino Dima, l'orizzonte fosse da noi circoscritto, fino a sacrificarne la portata che è ben più ampia fino a spaziare nell'universalità del sentimento umano.
E se è vero che lo stesso autore ha voluto fare riferimento, nel sottotitolo del volume a "Quasi una storia" ha invece allargato di molto i suoi orizzonti, temporali e territoriali, definendoli con la più giusta e più vera decodifica de "Il tempo e le parole".
Che altro aggiungere a questo se non l'invito a tutti gli amanti della poesia di soffermarsi a leggere i magnifici versi del Nostro e a scavare nelle parole fino a meditare sui sentimenti più profondi sperando accada come quando "gutta cavat lapidem".
Pasquale Avignone
11 gennaio 2014
Caro Beniamino, ho letto finalmente le tue poesie, le ho lette tutto d'un fiato, poi lette e rilette con attenzione e sempre maggiore partecipazione.
Mi sono piaciute, le ho trovate belle e coinvolgenti. I temi che esse trattano sono temi universali con cui tutti i poeti si sono confrontati: la terra d'origine, la nostalgia, i ricordi dell'infanzia, la solitudine, il tempo che passa....temi universali che hanno toccato dentro chi le ha scritte e toccano chi le legge, perché' la poesia è nell'aria, è dentro ognuno di noi, è intorno a noi (Benigni direbbe "guardati allo specchio, la poesia sei tu").
Per dire se una poesia mi piace o no, non essendo un critico letterario, mi baso esclusivamente su quanto essa mi coinvolge, mi tocca, mi emoziona. Molte delle tue poesie, seguendo questo criterio, devo dire che mi sono piaciute (il muro, ottobre, sono nato, il mio ricordo, vivrò, i poeti).
E' una poesia legata alla terra d'origine, al paese che è magia, nostalgia, affetti.. mi viene in mente la luna e i falò di C. Pavese..."
Un paese vuol dire non essere mai soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti". E tu scrivi "se un giorno tornerò dalle mie parti".
E' anche una poesia legata al tempo, al tempo che trascorre "tutte teste bianche ad un tratto", oppure "vivrò questa parte di tempo..." una canzone di un altro poeta, Lucio Dalla, dice: "anche se il tempo passa e tu vita non sei mai la stessa, la voglia che ho di te non l'ho mai persa e se ogni istante ci cambia, se ogni cosa è diversa, c'è amore e resterà nella mia testa".
Caro Beniamino un caro e forte abbraccio. Bravo!